Un bus ci porta fino a San Vicente dove mangiamo in un ristorante popolare affianco alla stazione mentre aspettiamo la corrispondenza per Puerto Iguazú, la radio passa la musica che va in voga qui in Argentina in questo momento, tipo :

All'arrivo a Puerto Iguazú troviamo un ostello simpatico anche se la stanza puzza molto di umidità. Il giorno seguente ci riprendiamo dal viaggio facendo una passeggiata sul lungo fiume, raccogliamo informazioni per andare a vedere le cascate l'indomani e ci godiamo il tramonto su un prato di un hotel 5 stelle che qui tutti usano come parco principale, ci sono pure i ragazzini che si divertono a tuffarsi nella piscina dell'hotel "di nascosto". All'ostello ci sono colibrí e un gattino siamese giocherellone che ci fanno compagnia insieme alle zanzare tigre. La colazione é copiosa e lo staff pieno di consigli.

L'indomani andiamo alle cascate, é bassa stagione ma ci sono comunque un bel po' di altri turisti. Proviamo a sfuggire alla calca iniziando da un sentiero meno frequentato che entra nella giungla. Siamo ricompensati da alcuni incontri con la fauna del luogo. Vediamo un gruppone di coati timidi, un animaletto che sembra un peluche. Ci guardano con curiosità e un po' di paura. Ci sediamo vicino a una palma da cui sono caduti dei datteri maturi, e poco a poco si avvicinano per mangiarseli, anche se al minimo rumore indietreggiano di corsa. Nella parte più turistica i gruppi che incontriamo sono invece così abituati agli uomini che reclamano cibo e corrono verso chiunque abbia un sacchetto di plastica in mano sperando che contenga qualcosa da mangiare. Vediamo pure delle scimmie che rompono dei rami cercando degli insetti, e dopo li scartano facendoli cadere sul... sentiero, eh! ma ci siamo noi!

Ci avviamo verso le cascate e incrociamo un sacco di farfalle, sono così golose di sale che se le prendi in mano ci restano per leccare il sudore, ne prendo una e resta lì sulla mano malgrado continui a camminare, la porto a spasso per una buona mezz'ora! E poi arriviamo... alle cascate! Bellissima soprattutto la garganta de diablo, talmente grande che crea una nuvola di gocce che si inalza verso il cielo e ci investe tutti. Tonnellate d'acqua precitano nel vuoto ogni secondo, é sempre lì ma cambia continuamente, ci si può perdere guardandola come se fosse un fuoco. É impressionante ora che é la stagione secca e il fiume é molto basso, chissà com'é durante la stagione delle piogge!

Torniamo a casa soddisfatti e ci prepariamo a dire addio all'Argentina, e per fortuna troviamo un ristorante che fa al caso nostro! Cena con bife de chorizo e bife de lomo, trooppo buono!