Dobbiamo attraversare un'ultima frontiera terrestre per abbandonare definitivamente l'Argentina e raggiungere Sao Paulo da cui decolleremo per lasciare il continente sudamericano. Puerto Iguazú (Argentina) e Foz do Iguaçu (Brasile) distano solo una decina di kilometri e autobus di diverse compagnie percorrono il tragitto ogni 20 minuti. Un gioco da ragazzi. Ma assurdamente sarà una delle frontiere più complicate che avremo trovato in sudamerica (niente di grave comunque!). Alla stazione dei bus argentina nessuno ci vuole spiegare a che stazione si arrivi a Foz, che ne possiede diverse, e ci imbattiamo in un addetto ai lavori cretino che ci dice che dobbiamo andare da lui già informati, insomma dovevamo nascere imparati, peccato che ogni volta che chiediamo la gente non lo sa o non ce lo vuole dire come lui adesso. Glielo facciamo notare e gli scioglie un po' la lingua. Prendiamo l'info e prendiamo un bus di un'altra compagnia. Tra i 3 paesi confinanti esiste una convenzione che permette ai loro residenti di attraversare con meno formalità doganali. Noi non proveniamo da nessuno dei tre paesi, risultato: siamo gli unici che devono scendere a timbrare il passaporto all'ingresso brasiliano, e il bus ci molla dicendoci di prendere il prossimo della stessa compagnia... tra un'ora! Per 10 km di distanza la cosa inizia a diventare lunga. Passiamo davanti ai doganieri brasiliani e in 2 minuti abbiamo il timbro. Non ci resta che aspettare un altro bus... Provo a fermare ogni bus che passa ma alcuni vanno alle cascate e non al centro, alla fine riusciamo a salire su un bus di un'altra compagnia che non ci controlla il biglietto e non ci fa neanche pagare. Per assurdo il nostro airbnb é vicinissimo al terminale internazionale (si chiama proprio così) ma i bus da Puerto Iguazú non ci vanno! Arriviamo al terminale urbano a Foz, dove dobbiamo prendere un bus urbano per arrivare all'airbnb. Peccato che non abbiamo reais per il biglietto, dobbiamo ritirare prima! Ci sono dei distributori in un supermercato a una quadra da qui, il primo non vuole funzionare, il secondo mi sforna il contante. Ritorno alla stazione e riusciamo a comprare il biglietto. Aspettiamo il nostro bus ancora un po' e quando arriva si riparte per una bella ventina di minuti. Dalla stazione internazionale all'airbnb sono 10 minuti a piedi, ci rendiamo subito conto di essere tornati in Brasile, l'assenza totale di marciapiedi ci fa camminare a bordo strada con le auto che sfrecciano giusto affianco. Il nostro anfitrione ci attende e apre immediatamente la porta. José Claudio e Salete ci accolgono alla grande e ci ricordano anche dell'incredibile ospitalità brasiliana. Per cominciare é ora di pranzo e ci invitano a tavola. Il pomeriggio piove di brutto e ci accompagnano in macchina a fare la spesa, senza contare i consigli per visitare i dintorni l'indomani quando smetterà di piovere. Anziché optare per vedere le cascate dal lato brasiliano, decidiamo di visitare il parque das aves e non siamo delusi. Il pezzo forte é costituito dalla voliera degli ara, che svolazzano in un vortice di colori, purtroppo difficilissimo da fotografare per la sua rapidità. Belli anche i fenicotteri e i tucani.

L'indomani attendiamo il bus notturno che ci porterà a Curitiba a casa di Salete e José, che sono di buonissima compagnia e ci invitano ancora a mangiare con loro. Nel frattempo abbiamo spolverato il nostro portuñol e riusciamo ancora a farci capire abbastanza facilmente. Preferisco uno scambio del genere ad un'ennesima attrazione turistica!