Workaway é un sito che mette in relazione viaggiatori desiderosi di fornire una certa quantità di lavoro quotidiano in cambio di vitto e alloggio con degli anfitrioni autoctoni (o almeno residenti). Non è la nostra prima esperienza di volontariato, ma è la prima attraverso un sito del genere. Anche per i nostri ospiti si tratta della prima volta.


Arriviamo alla stazione dei bus (rodoviaria) di Feira de Santana e li aspettiamo sperando che i nostri pregiudizi sui Brasiliani sempre in ritardo o con tendenza a dimenticare siano infondati: non solo non si dimenticano ma arrivano in orario! La famiglia afro-brasiliana è composta da Gilcelia, prof di inglese per l'università; Joao, impiegato in una banca; i figli Tayna e Thiago, che in questo momento stanno passando dei concorsi per diventare rispettivamente poliziotto e pompiere; e May la ragazza di Tayna, che viene dall'Uganda e ha vissuto in Africa del Sud e Danimarca. Durante il nostro soggiorno lavoriamo soprattutto con May e Tayna, e la lingua di scambio principale sarà è l'inglese, visto che entrambi sono insegnanti e hanno un eccellente livello.


L'accoglienza è perfetta sin dal primo momento! Anche durante il resto del soggiorno di due settimane l'equilibrio tra spazio privato e comune è ideale: ci sono piacevoli momenti di scambio quotidiani intervallati da momenti di spazio per noi, e fino alla fine non ci sentiamo mai di troppo. Sin dall'inizio è chiaro che siamo molto diversi per cultura, dieta e colore della pelle ma tutto ciò resta un dettaglio durante il nostro scambio improntato sulla tolleranza.


Come alloggio abbiamo una piccola casetta blu in giardino, e ai pasti tutti ci esortano a riservirci. May e Tayna sono vegani, ma il resto della famiglia mangia di tutto, e noi siamo liberi di mangiare ciò che ci garba. Proviamo molte ricette, la migliore di tutte per me è lo strogonoff di pollo. Io provo a fare un pesto versione vegana (avocado al posto del parmiggiano) che ha molto successo e mi chiederanno di fare il bis un altro giorno. Jade fa del pane e del kefir con i frutti esotici disponibili, alla fine piacerà così tanto che partiremo lasciando una parte del fermento. Abbiamo anche l'occasione di fare lunghe discussioni, soprattutto su diritti dei neri e delle donne. Tayna ci mostra delle mosse di capoeira e ci inizia al canto e alla pratica di strumenti tipici come il bellimbao, e più comuni come il tamburello. Pare che malgrado i miei pregiudizi io abbia un discreto senso del ritmo, da affinare molto ovviamente :p


Lato lavorativo, le attività sono abbastanza leggere e non lavoriamo mai più di quattro ore al giorno, e sabato e domenica sono liberi. La fattoria non ha animali domestici a parte dei polli ma ha molti alberi da frutto, soprattutto noci di cajou e mango, ma anche acerola, jabuticaba, e altri con nomi incomprensibili.


Siamo nel sertão, una zona semidesertica tipica del nord-est brasiliano, e incrociamo molte bestiole, sia fuori che dentro casa! Fuori casa occhio ai serpenti corallo, bellissimi ma velenosissimi, anche se abbastanza timidi. Dentro meglio capovolgere le scarpe prima di infilarle per stanare possibili scorpioni (ne ho trovato uno in quella destra). Ma anche scimmiette, rosponi e ragnoni inoffensivi anche se brutti, e docili ranocchie domestiche che ci aiutano a diminuire la concentrazione di insetti nella nostra casetta blu, unico inconveniente: non hanno ancora imparato a servirsi del wc e scagazzano in doccia :D


Esperienza A++!