Da Rio prendiamo un bus per andare a Paraty. Malgrado giusto prima di uscire di casa avessimo controllato via internet che nel bus che avremmo voluto prendere ci fossero ancora molti posti, una volta arrivati in stazione sono esauriti e siamo costretti ad aspettare il successivo. Viaggiare ai tempi di internet vuol dire recuperare informazioni molto agevolmente, ci risparmia la fatica e le spese di andare in stazione il giorno prima per recuperare orari e prezzi, ma crea anche una pressione sociale che spinge a prenotare in anticipo se si vuole prendere esattamente quel bus, perché un'ora e mezzo prima della partenza tutti i posti sono già presi... Diverse opzioni: o prenotare via internet come fanno tutti, o arrivare con mooolto anticipo in stazione, o arrivare un'oretta e mezzo prima e sperare che ci siano ancora posti, ed essere pronti a prendere il successivo. Per fortuna noi abbiamo sempre da fare, e quando ci capita passiamo il tempo a scrivere e fare i conti :)

Arriviamo a Paraty verso le 21, la stazione è calma e troviamo subito un bus per andare all'ostello. Appena scesi dal bus un acquazzone esplode, meno male abbiamo dei tessuti impermeabili per coprire gli zaini! Il nostro quartiere si chiama Pantanal. Questo nome si rivelerà premonitore della quantità di zanzare che verranno ad assaggiarci nel corso del nostro soggiorno: ad ogni ora del giorno e della notte corrisponde una diversa specie che ti ronza silenziosamente intorno pronta a pungerti. L'ostello è abbastanza pulito ma il nostro dormitorio è decisamente affollato: 9 metri quadri per 6 persone su 3 letti a castello costituisce uno dei migliori esempi di ottimizzazione dello spazio che abbia mai visto. Ma insomma, abbiamo le zanzare che ci tengono compagnia, e i letti scadenti che ci causano un sano mal di schiena, insieme alla micro finestra che assicura stabilmente una temperatura superiore ai 28°C evitano che sprechiamo il nostro tempo dormendo inutilmente. Siamo tornati giovani! Il confort è roba da vecchi! Yeah!

Ma Paraty non è solo acciacchi e punture.

In ostello abbiamo degli scambi interessanti con Houdson, un brasiliano di Manaus, e Sebastian, un argentino di Buenos Aires, entrambi volontari qui in cambio di vitto e alloggio, un po' come facciamo noi. In occasione di una serata biliardo, Sebastian ci farà scoprire un cocktail molto in voga in Argentina: Fernet Branca con coca cola. Tanto immancabile per lui che viaggia con una bottiglia da 1,5l, e condivide ovviamente!

Il centro di Paraty è un vero gioiellino coloniale, case colorate in buono stato fiancheggiano delle strade di sanpietrini, e negozietti e ristoranti cari, più o meno eleganti, sono frequentati dai turisti. A seconda dell'ora, l'alta marea si insinua nelle vie più vicine al mare, che pullulano di piccoli granchi. Le attività turistiche nei dintorni non mancano, ci sono cascate e spiagge da raggiungere in barca. Noi proveremo un tour in barca verso le altrimenti irraggiungibili praia vermelha e luna, e una gita per andare a vedere la spiaggia di Trindade. Bello ma non è l'Ogliastra :p