Il traghetto tra Moorea e Papeete é molto veloce, pare di essere in un traghetto metro di una qualche grande città che contrasta con il resto del nostro soggiorno, vissuto all'insegna della lentezza. Cristiane viene e a prenderci al molo per portarci da lei. Abbiamo lasciato tutte le commissioni da fare per gli ultimi giorni qui. Eccoci correre qui e là per trovare un cartone e inviare un pacco in Francia con tutte le cose diventate ormai inutili e pesanti. Prime fra tutte la tenda, comprata appositamente per risparmiare sugli alloggi polinesiani spesso carissimi, ormai costituisce 4 kg addizionali di cui farei volentieri a meno. Ne approfittiamo per alleggerirci di altre cose e arriviamo a 10 kg! Vediamo, stavolta per l'ultima volta fino a chissà quando, Taina e Julien che sono di passaggio prima di andare a Moorea. É anche l'occasione di fare un giro in centro a Papeete. Essere qui ci mette a disposizione alcuni dei migliori tatuatori della Polinesia, un mese addietro abbiamo preso un appuntamento per me e Jade. Lei ha preparato uno schizzo, io mi sono affidato al fatto che dovrebbero fare un disegno sul momento seguendo le idee guida che propongo. Ciò non toglie che sono un po' nervoso di non sapere a cosa somiglierà il tatuaggio. Mi consolo pensando che si può sempre dire di no! Il disegnatore/tatuatore partorisce uno schizzo con i simboli da me richiesti: a forma di cerchio, come il pianeta che stiamo percorrendo, la tartaruga dovrebbe aiutare a scegliere la buona direzione, mentre il tiki al suo interno dovrebbe evitare i cattivi incontri nel viaggio/mare simbolizzato dalle onde e nel mondo degli uomini simbolizzato da piccoli personaggi. Dopo aver trasferito il disegno sulla mia pelle coi suoi aghi, si dedica al progetto di Jade e pare apprezzare molto la bozza che lei ha preparato in anticipo. La rivisita e il disegno risultante é molto riuscito, con un tiki che sorveglia su un mondo di uomini, a simbolizzare l'accoglienza che abbiamo ricevuto, le montagne e le foreste che abbiamo visto, l'immancabile coda della balena, e al centro la nostra buona stella che ci segue e veglia durante la nostra odissea. Il giorno dopo Cristiane ci invita a fare un piacevole giro di Tahiti. Ammiriamo per l'ultima volta la bellezza di questi paesaggi... a dire il vero abbiamo pochissima voglia di partire per la Nuova Zelanda. Per la prima volta dall'inizio del nostro viaggio siamo davvero tristi di passare alla prossima tappa. La nostra esperienza qui ha enormemente superato le nostre attese, abbiamo avuto un'enorme fortuna di vivere questi momenti tra api, squali, balene, folklore e cibo buonissimo, ma soprattutto gente meravigliosa. I giorni sono letteralmente volati via. Scrivendo questo articolo ad un mese di distanza mi chiedo se é successo davvero, i tatuaggi sono lì a provarlo. Ricordo l'amarezza del distacco, nella hall dell'aeroporto subito dopo aver chiamato per salutare Marie e Manutea. Abbiamo lasciato un bel pezzo di cuore in mezzo all'Oceano Pacifico.