Per la prima volta usiamo un aereo di Air Tahiti per spostarci tra le isole, come i turisti normali! Poco dopo aver recuperato i bagagli proviamo a raggiungere il nostro alloggio a 10 km dal piccolo aeroporto di Moorea. Per prima cosa proviamo l'autostop, e così riusciamo ad avvicinarci fino al porto. Qui però nessuno vuole più prenderci e dopo un po' decidiamo di prendere l'unico bus che parte tra mezzora. Ad attenderci é Leon con sua moglie e i suoi figli di 4 e 6 anni. Il posto é molto piccolo e spartano ma l'accoglienza calorosa, i bimbi scatenati. La gioia di vivere contrasta con l'estrema semplicità della loro esistenza, la notte dormono su dei materassi in soggiorno, probabilmente perché di solito dormono nella stanza che ci affittano. L'indomani andiamo a rifornirci di viveri a piedi e esploriamo un po' i dintorni, la zona é residenziale e per vedere le principali attrazioni bisognerà motorizzarsi. Passiamo un bel po' di tempo a chiamare i noleggiatori di scooter e gli organizzatori dei tour per avvistare le balene, principale attività che non vogliamo assolutamente perdere! Ne troviamo uno che sembra serio e il giorno dopo partiamo in mare. Vediamo dei delfini, che sfrecciano qua e là prima di sparire dal nostro campo visivo per poi riapparire per qualche secondo. La ricerca delle balene però non dà risultati e gli organizzatori ripiegano su alcuni spot in cui si vedono sempre delle razze e degli squali. Piccolo brivido con uno squalo che inizia a osservarci facendo dei cerchi intorno a noi, pare che sia una fase che può preannunciare un attacco, ma dopo averci squadrati deve aver pensato che non siamo troppo digesti. Le razze sono le più addomesticate che abbiamo visto, ti salgono addosso! Cercano cibo perché le hanno abituate così... Resta comunque una bella uscita e inoltre siamo invitati gratuitamente a una seconda visto che non abbiamo visto le balene! Appuntamento tra 4 giorni! La sera decidiamo di provare a vedere lo spettacolo dell'heiva di Afareaitu. Lo spettacolo é impressionante, scopriamo che il gruppo é composto da professionisti che si esibiscono negli hotel. La camminata é stata lunghetta all'andata, proviamo l'autostop per rientrare e dopo molti tentativi riusciamo a farci imbarcare. L'indomani il noleggiatore ci consegna lo scooter e partiamo alla scoperta dell'isola, bellissimi i paesaggi, ma la nostra organizzazione é un po' scarsa, ci ritroviamo a fare avanti indietro in cerca di cibo. Giornata stancante ma con belle scoperte! Tornando troviamo dell'ananas a un prezzo imbattibile. Quando arriviamo ne condividiamo con la famiglia e i bimbi ne vanno matti. Usiamo il secondo giorno con lo scooter per andare ad approfittare della spiaggia di Temae in cui ci godiamo un bellissimo giro di snorkeling. Domenica mattina approfitto delle ultime ore con lo scooter per comprare dei firifiri. Leon ci invita a fare una passeggiata insieme nella montagna sovrastante casa sua, pure un canadese alloggiato in una casa vicino ci accompagna. Da su la vista sulla laguna e le montagne circostanti é stupenda. Lunedi é la nostra seconda ed ultima chance di vedere le balene. Pare che un maschio nuovo sia arrivato in zona, e coi suoi canti lavora insieme agli altri per attirare più femmine. Poco dopo la partenza avviene il primo avvistamento, l'ordine é di prepararsi a scendere in acqua al più presto. É difficile attutire le nostre bracciate spinte dalla frenesia di vedere la balena da vicino, ma é cruciale non fare troppo rumore per non infastidire i giganti. Eccola lì, si scorge una grossa massa bianca sotto di noi, la osserviamo dall'alto per 5 minuti, fino a che decide di risalire maestosamente per respirare passando a una decina di metri da noi. Siamo felicissimi, quasi pronti a dire ok l'abbiamo vista, torniamo. Ma il tipo del tour non demorde, ne vedremo altre! Ci immergiamo nella zona dove un maschio canta per attirare le femmine. Pure se é lontano il suo canto é bello forte, pare che quando si é alla verticale su un esemplare così, le vibrazioni sono comparabili a quelle di un concerto. Lo cerchiamo invano godendoci la sua serenata. Ma il pezzo forte dell'uscita deve ancora arrivare, un turista individua un'altra balena e ci avviciniamo. Stavolta solo la nostra barca é nei paraggi, e le balene sono più calme e non se ne vanno. Restiamo un'ora a seguirle nelle loro respirazioni. Sono un maschio e una femmina, il maschio canticchia per la sua bella, meno forte dell'altro che abbiamo cercato prima. Ritmicamente risalgono verso di noi, una dopo l'altra, ci scrutano, chi osserva chi? La sensazione é quella di essere di fronte a qualcuno, un essere cosciente come noi. Un essere benevolo che ci studia e evita dolcemente ogni volta che risale tra di noi. Dopo aver assistito a decine di respirazioni molti turisti ritornano sulla barca infreddoliti e cianotici. Io resisto un po', ma dopo un po' pure io getto la spugna. Jade invece resta, in acqua ci sono solo lei e il capitano che inizia a nuotare facendo una strana danza per incuriosire le balene. E il maschio si lascia incuriosire, risale puntando dritto verso Jade, che non si muove di un millimetro. Vede le conchiglie che si sono installate sul mento, un grande occhio che la osserva. Una delle enormi pinne pettorali le si poggia sul capo, e la porta giù, dolcemente. Si ritrova sott'acqua e quando riemerge il capitano é lì a chiederle se va tutto bene. Dice che é stato come carezzare un gattino. Jade é il gattino. Rientramo contentissimi e affamati. Ci prepariamo un pranzo che finisce alle 3 e mezzo. La famiglia di Leon però ci vuole offrire una cena, loro mangiano presto, e siccome non c'é spazio per tutti al loro tavolo ci vogliono fare mangiare prima di loro. Sono le 5 e siamo di nuovo a tavola, incapaci di finire il piatto che ci hanno generosamente offerto. Quest'ultima sera giochiamo coi bambini che impazziscono dietro a dei palloncini, e ci fanno vedere come ballare despacito... Arrivederci Moorea, é ora di andare. Usciamo al mattino e tentiamo un ultimo autostop, che fallisce. Prendiamo il bus. Attendiamo il ferry per Papeete davanti a un caffé...