Seguendo forse dall'alto dei cieli le traiettorie nautiche degli antichi Polinesiani che divennero poi i Maori, arriviamo nella disciplinatissima Nuova Zelanda. Passiamo i controlli alla dogana e per la prima volta c'é una differenza tra passaporto italiano e francese: Jade può passare a una porta automatica mentre io devo presentarmi dinanzi a un ufficiale, che dopo due domande mi fa passare. Passaggio alla fila per dichiarare tutte le minacce all'ambiente autoctono che trasportiamo con noi: scarponi e bastoni da trekking, cibo... per fortuna anche qui tutto bene e non ci buttano niente. Fuori aeroporto uno shuttle ci prende e porta all'airbnb dove staremo i prossimi 3 giorni. Gradevole sorpresa, fa meno freddo di quando ci aspettassimo. Primo giorno passeggiatona in centro sotto un sole splendente. Auckland é gradevole per quanto non sia un fan delle metropoli. Il secondo giorno il tempaccio arriva, ci limitiamo ad uscire per fare spesa e studiare sugli scaffali i prodotti neozelandesi: troviamo dell'ottimo yogurth e del buon pane! Ma la missione principale della giornata é leggere la guida del paese perché non abbiamo idea di cosa ci sia da fare o che itinerario seguire. I nostri piani per ora prevedono di stare 20 giorni per poi volare verso l'Indonesia, di cui, come l'avrete indovinato, non sappiamo nulla. Un'ipotesi si fa strada: e se stessimo di più, facendo dei workaway per guadagnar tempo, preparandoci meglio all'Indonesia, e contemporaneamente dessimo tempo al tempo di far arrivare la bella stagione neozelandese? Ecco il piano: contattare dei workaway e affittare una macchina per due settimane. Se durante le due settimane dei workaway ci risponderanno, potremo posticipare il nostro volo per l'Indonesia, altrimenti siamo sempre in tempo per prenderlo. Dato che non me la sento di iniziare a guidare a sinistra ad Auckland, dopodomani scenderemo in bus fino a Hamilton, una piccola cittadina, dove mi dico che sarà più facile fare la mia scuola guida contromano. In fin dei conti anche i giorni di pioggia sono benvenuti quando si deve pianificare. Per fortuna il nostro ultimo giorno a Auckland fa un tempo migliore, nuvoloso con qualche piccola pioggerellina. Andiamo con un traghetto al simpatico quartiere di Devonport, dove scopriamo che qui un cappuccino é davvero un cappuccino con la vera spuma di latte! Sarà la forma di stivale che permette a un Paese di fare un cappuccino come si deve!?