Lucas, uno dei nostri testimoni di nozze, torna per il suo compleanno e Natale in Brasile. Ne approfittiamo per scoprire in che modo una famiglia brasiliana passa questa festività, molto sentita anche qui!

Per raggiungerlo peró dobbiamo attraversare una regione abbastanza avara di destinazioni turistiche: lo stato di Sergipe e il sud di Alagoas. Dopo una notte a Arapiraca (chi può dire di esserci stato!?) facciamo una capatina a Piranhas verso il canyon del fiume San Francesco. Il posto ha un'aria di far west interessante, con un lago artificiale che alimenta centrali idroelettriche. Simpatico anche se i prezzi sono da posto eccezionale e molto turistico, si vede che non c'è nient'altro nel raggio di centinaia di kilometri...

Andiamo a Maceió e ritroviamo tutta la famiglia di Lucas, siamo accolti molto bene, e soprattutto suo padre Arnaldo fa molti sforzi per parlare con noi in portoghese, e il nostro livello migliora molto in queste settimane per raggiungere un portuñol B2. A Maceió visitiamo il centro, facciamo qualche spesa, andiamo nella zona di artigianato, prendiamo foto del tramonto, andiamo a vedere i lamantini e i coralli nella barriera di fronte alla città, visitiamo le spiagge nei dintorni (Ipioca e do frances bellissime) insomma facciamo i classici turisti! Regolarmente ci chiedono se tutto sia di nostro gusto, ma restano un po' delusi dalle nostre risposte affermative all'europea, qui se una cosa piace bisogna rispondere con l'entusiasmo di un tifoso la cui squadra è appena diventata campione del mondo, gradualmente quindi alziamo il tono e abbondiamo con le lusinghe, forse un po' artificialmente.

A pranzo mangiamo quasi sempre fuori in ristorante, è l'occasione di provare la peixeira, la moqueca de siri, pirão etc. Nella zona si mangia molto pesce e prodotti a base di tapioca, manioca, cocco e igname. La nostra predilezione va comunque per la frutta come mango, banana, melone che costituiscono spesso buona parte di colazione e cena. Le porzioni ai ristoranti sono vergognose, un piatto per due basta per tre o anche quattro persone. Dopo aver provato a mangiar tutto tutto come al nostro solito, dopo un po' ci rassegnamo al fatto che non è umanamente possibile finire tutta sta roba. Questo spreco sembra inconcepibile in un Paese dove molta gente non ha da mangiare...

Un'altra cosa molto diversa dall'Europa e che ci sorprende sono i condomini recintati in cui le classi benestanti si rinchiudono per assicurarsi autonomamente una sicurezza. Dietro le sbarre ci sono pratini verdi e ville all'americana. Per accedervi bisogna aver chiamato prima i propri anfitrioni perché avvisino le guardie di lasciarvi passare. Un po' claustrofobico a dirla tutta.

Tappa per Natale a Itabaiana, a casa della nonna di Lucas, una vera città mercato dove si può trovare di tutto di più a prezzi concorrenziali. Il nostro giro nel suo immenso mercato ci lascia scombussolati, tra le migliaia di odori, colori e sapori. Molto interessante in zona anche il parco dei rapaci dove vediamo per la prima volta un'arpia: impressionante e per niente intimidita dalla folla nella sua gabbia, pare che possa uccidere un bambino fino all'età di 10 anni...

Natale arriva in fretta, e con lui il giro di tutti i parenti di Lucas. Qui il giorno più importante è il 24, si ritrovano tutti i parenti per cena e lo scambio di regali. E qui iniziano le differenze. La cena è un'insieme di piatti molto buoni in libero servizio che tutte le donne hanno cucinato diligentemente tutto il giorno. Gli invitati vanno a servirsi in pieno stile buffet, ma appena si siedono iniziano a mangiare senza aspettare gli altri, chi ha ancora fame si rialza e si riserve, chi ha finito lascia il tavolo senza troppi convenevoli. In mezz'ora la cena è finita e dimenticata. Lo scambio di regali è molto più conviviale e animato. Molte famiglie brasiliane optano per questo scambio che trovo molto divertente e poco materialistico. Ognuno porta un oggetto del valore di circa 10 reais (3 euro ma con potere di acquisto intorno ai 5). L'oggetto è ben incartato e dissimulato nella sua busta regalo e impilato insieme agli altri regali. Tutti pescano un numeretto e vanno a servirsi nell'ordine definito dai numeri. Se il regalo pescato non piace, si può sempre chiedere a qualcun altro di fare cambio, che anche se a malincuore dirà sempre di sì. Noi aggiungiamo il nostro contributo, un metro telescopico da 5 metri ben nascosto in una busta dall'aria chic. Quando è il suo turno, una zia va a prenderlo con aria decisa: grandissima e palesissima la sua delusione. Farà poi cambio con un set di 6 bicchieri. Altre opzioni disponibili sono cioccolatini, contenitori ermetici, spazzole, plastillina... Risate sonore e garantite.