Giorno 30 – Cip cip

Tatopani (1190 mslm) - Chitre (2390 mslm) – 12 km e 1200 m di dislivello positivo.

Partiamo da Tatopani e fa un caldo incredibile, la ripida salita con cui inizia il cammino ci fa inzuppare le magliette. La zona è quasi irriconoscibile con tutte le piante che hanno germogliato nelle ultime settimane. Profuma di primavera, molti fiori sono sbucati qui e là e la zona che era grigio-marrone l'altra volta è diventata tutta verde. I rododendri iniziano a sfiorire a bassa altitudine. Dal canto si direbbe che per molti uccellini siamo in piena stagione degli amori. Fino a Shikha siamo accompagnati da Manuel e Claudia, gli italiani conosciuti ieri, che si fermano mentre noi proseguiamo fino a Chitre, dove l'altra volta durante la discesa avevamo adocchiato un lodge dalla vista molto bella. La salita sembra non finire mai ma finiamo per arrivare.

Giorno 31 – Sofferenza in foresta

Chitre (2390 mslm) – Dhankharka (3000 mslm) – 6,7 km e 900m di dislivello positivo.

La nostra destinazione è 600 m al di sopra di noi, ma per iniziare dobbiamo riscenderne 300! La maggior parte del sentiero è all'ombra degli alberi, un cambiamento rispetto agli ultimi tempi. Dopo essere scesi il sentiero temporeggia molto prima di farci risalire: 600 m di dislivello sono condensati nell'ultimo kilometro e mezzo!! Mai questa distanza ci è sembrata così lunga. Verso la fine le endorfine dovute allo sforzo ci regalano delle risate idiote. A Dhankharka scopriamo che a Kopra, la nostra prossima tappa prevista, c'è solo un lodge che è al completo. Sul tragitto abbiamo effettivamente incontrato alcuni grossi gruppi di turisti, non rappresentano tanta gente ma in zona i lodge sono pochi. Decidiamo di svegliarci presto l'indomani per salire ad approfittare della vista senza dormire lassù.

Giorno 32 – Valli in fiore

Dhankharka (3000 mslm) - Kopra (3660 mslm) A/R senza zaino – 6 km e 665 m di dislivello positivo e negativo.

Dhankharka (3000 mslm) - Bayeli (3432 mslm) - 5 km e 590 m di dislivello positivo e negativo.

Oggi sveglia alle 5, verso le 5 e 45 ci lanciamo in una corsa contro le nuvole per arrivare al belvedere di Kopra al più presto. Il sentiero è molto bello, pieno di rododendri rosa e altri fiori. Alle 7 e mezzo siamo su, giusto prima di essere avvolti tra le nuvole. La salita ha stimolato l'appetito e ordiniamo una colazione al lodge, nel frattempo le nuvole hanno il tempo di rarefarsi e riscoprire la vista. Pare che le stanze scarseggino anche a Dobato, la nostra possibile prossima tappa, ma c'è un gruppo di ragazzi che ha chiesto al proprietario del lodge di chiamare per riservare delle stanze, provo ad aggregarmi. Il tipo però non chiama e il tempo passa, Jade nel mentre è in giro a fare foto. Dopo aver atteso un po' il gruppo di ragazzi parte senza prenotazione, decido di fare lo stesso, ma Jade è sparita… I miei timidi richiami non sortiscono alcun effetto, devo sfoderare l'urlo del montanaro: JAAAAADE! Chiunque nei dintorni si gira, delle valanghe precipitano sui fianchi delle montagne circostanti mentre l'eco arriva almeno fino al Thorong La. Recuperata Jade iniziamo la discesa rapida fino al nostro lodge dove ci aspetta lo zaino da rifare. Ripartiamo più carichi verso Dobato, percorrendo un sentiero nella foresta di rododendri, facendo su e giù continuamente seguendo le forme della valle. Mentre siamo fermi a una fontana uno yak sbuca dal sentiero, la nostra vista lo congela. Stiamo immobili e in silenzio sperando che si avvicini, ma un gruppo di turisti che sbuca da dietro di noi lo fa scappare. Proseguiamo la salita seguendo una vallata con dell'erba gialla che mette in risalto i colori dei rododendri. Arrivati a Bayeli siamo stanchi e il cielo minaccia tempesta, decidiamo di fermarci qui. Passiamo pomeriggio e serata chiaccherando con una coppia di inglesi molto interessante mentre fuori piove, grandina e tuona.

Giorno 33 – Nelle nuvole

Bayeli (3432 mslm) – Dobato (3457 mslm) – 2,6 km

Piccola giornata per riposarci un po', andiamo a Dobato per provare a vedere la vista dal belvedere Muldai domani mattina. La giornata è nuvolosa e camminando nel sentiero siamo spesso dentro la nebbia. Troviamo posto nel lodge più vicino al belvedere per domani mattina, purtroppo è prestissimo e la famiglia che lo gestisce passa il suo tempo nella sala comune con una bimba rumorosa, andremmo anche in stanza se non fosse che si gela senza stufa. Sarà una lunga giornata. Ci consoliamo scoprendo che a causa delle nuvole nessuno ha visto niente stamattina, quindi ieri avremmo proseguito fino a qui per niente. La serata passa leggendo e chiaccherando un po' qui e un po' là mentre fuori diluvia. A fine giornata mentre ci laviamo i denti al chiaro di luna scopriamo che siamo stati tutto il giorno ai piedi dell'Annapurna Sud che ha appena abbandonato il suo manto di nubi. Promette bene per domani!

Giorno 34 – Di fretta

Dobato (3457 mslm) – Muldai (3637 mslm) A/R senza zaino

Dobato (3457 mslm) – Tadapani (2630 mslm) - 6 km e 774 m di dislivello negativo

Tadapani (2630 mslm) – Banthanti (2600 mslm) - 5 km e 190 m di dislivello positivo e negativo A/R senza zaino

Saliamo all'alba al belvedere percorrendo un sentiero ricoperto di ghiaccio. Abbiamo fortuna e ammiriamo una bellissima vista sull’Annapurna Sud circondato da nubi dorate. Tempo di fare colazione e alle 7 e mezzo partiamo per Tadapani, pare che i posti scarseggiano a causa di una festività legata all'assunzione di sangue di yak che si svolge a Deurali, dobbiamo arrivare presto! Arriviamo e troviamo posto senza problemi in un lodge simpatico. Visto che è presto decidiamo di tentarci un'andata e ritorno senza zaino verso Deurali per vedere gli yak, ma interpellando coloro che vengono nell'altro senso scopriamo che nessuno ha visto niente. Decidiamo di abbandonare l'idea a Banthanti tornando sui nostri passi.

Giorno 35 – Accesso negato al paradiso

Tadapani (2630 mslm) - Ghandruk (2050 mslm) via Kot Danda (2415 mslm) – 9,8 km e 722 m di dislivello negativo.

Partiamo tardi con l'idea di fare una giornata minuscola per andare a Kot Danda in un lodge chiamato Little Paradise, che ci hanno consigliato ben 3 persone! Per iniziare non troviamo il cammino, da Tadapani è indicata chiaramente solo la direzione per Ghandruk, perdiamo un'oretta facendo diversi tentativi fino a scoprire che bisogna seguire per una ventina di minuti la stessa direzione e poi prendere a destra a un bivio. Dopo un discesa in foresta bisogna risalire una buona mezzora. Arrivati, il lodge ha un bellissimo giardino, la proprietaria ci offre un tè mentre aspettiamo che cerchi suo marito per sapere se hanno posto per stanotte. Purtroppo no! Al paradiso non c'è più posto! Dopo qualche esitazione sul da farsi, decidiamo di continuare la discesa verso Ghandruk dove per fortuna troviamo alloggio senza problemi.