Sfiniti dalle tante attività ravvicinate dell'ultimo periodo decidiamo di andare a rilassarci nella sponda sud del lago Issyk Kul per qualche giorno, nel villaggio di Tong. Il viaggio verso il lago però non è poi così riposante, usciti dall'hotel siamo salutati da un gruppo di ragazzini che ci fa dei ghigni, e i tassisti che da Kochkor vanno a Balitkchy chiedono più del dovuto, a Balitkchy ancora peggio, niente bus, siamo costretti a noleggiare un taxi in tre insieme a Manon, una francese anche lei diretta al lago. Durante il viaggio discuto con l'autista che ci lascia all’hotel dove abbiamo riservato per dormire in una yurta. Il lago è a due passi e ne approfittiamo subito insieme a Manon che ha trovato posto nel nostro stesso hotel. In spiaggia giochiamo un po' con un bimbo dal naso che cola e dagli occhi verdi dai tratti orientali molto tipici di questa regione dell'asia centrale. Apprendiamo che Manon ha una malattia molto invalidante, la fibromialgia, ma che rifiuta di piangersi addosso e prova comunque a viaggiare scrivendo libri che autopubblica su amazon per dimostrare ad altri malati che si può fare. A cena incontriamo (ancora) altri francesi, con cui condividiamo il buon pasto preparato dalla signora che tiene l'hotel. Purtroppo la notte in yurta non si rivela altrettanto eccellente, è pieno di polvere e l'isolamento acustico contro i cani che abbaiano nel circondario è nullo. Il giorno seguente chiediamo di poter cambiare di stanza ed entriamo in una camera circondata da solide mura. Il resto del soggiorno andiamo spesso in spiaggia pranzando nei chioschetti dove servono ashlianfu, una zuppa kirghisa fredda e piccante. Ci tentiamo un giro per raccogliere informazioni inconcludente a Bokonbaevo, a 7 km da Tong. Rientro a Tong in autostop con una coppia di Bishkek in vacanza. Una sera a cena mi ritrovo a parlare con un italiano, Paolo, che ha appena lasciato il suo lavoro di ispettore all'agenzia delle entrate per diventare notaio, molto interessante. Ora che siamo belli riposati, riprendiamo un'ennesima volta un trasporto per Kochkor per iniziare un giro a cavallo nella zona di Son kul. Arrivati per pranzo, incrociamo al solito bar una coppia di francesi molto simpatica, Julie e Thomas, che avevamo incontrato a Karakol e passiamo tutto il pomeriggio a chiaccherare, prima che ripartano in direzione di Bishkek.