Tornati a Karakol dal trek di Boz Uchuk, abbiamo ancora poco tempo per riposarci, giusto il tempo di rifare i bagagli e l'indomani si riparte in direzione di Kochkor dove si terrà un festival di giochi a cavallo. Per prima cosa dobbiamo prendere un bus verso Balitkchy, il paesaggio dal finestrino cambia radicalmente mentre costeggiamo la sponda sud dell'enorme lago Issyk Kul. Lungo la strada è pieno di venditori di albicocche, non al chilo ma al secchio. Purtroppo le fermate del bus non coincidono mai con le albicocche… ma ad una di queste scopriamo che la nostra marshrutka deve scaricare la carcassa di una mucca che era sistemata nel bagagliaio! Quando abbiamo caricato i nostri zaini era occultata dai bagagli degli altri passeggeri, appoggiati direttamente sopra la carne! Mi sa che qualcuno dovrà divertirsi a lavare il proprio zaino… A Balitkchy cambiamo per Kochkor con un taxi collettivo, dove chiaccheriamo con un inglese simpatico. Giunti al CBT di Kochkor (l'ente che organizza il festival) troviamo decine di turisti, tutti attirati dall'evento. Ci organizziamo con Olivier e Louise, una coppia francese conosciuta sul momento, per condividere domani un taxi di andata e ritorno fino al lago Son Kul dove si terrà l'evento. Passiamo il pomeriggio in un bar in compagnia di una coppia di belgi fiamminghi. La notte porta un sonno profondo ben meritato prima della sveglia alle 5. Partiamo alle 6 con un tassista simpatico, ci indica ogni animale che incrociamo sul cammino prima di elencare i piatti deliziosi che si potrebbero preparare con la sua carne e col suo grasso, parla che ti parla scopriamo che apprezza persino il maiale se in forma di salsiccia (da buon musulmano ne evita però la carne non processata). Attraversiamo un passo stupendo illuminato dall'alba, frequentato da yak e cavalli (buonissimi se cucinati così e cosà). Giunti al lago aspettiamo l'inizio delle attività e ritroviamo la canadese Mélanie, conosciuta durante il trek di Ala Kul. La mattina trascorre tra danze e canti, dimostrazioni di produzione di feltro e montaggio di una yurta. Dopo pranzo iniziano i giochi a cavallo, con quello più celebre che consiste in due squadre che si contendono una carcassa di pecora di circa 20 kg. Seguono i wrestlers che lottano per disarcionarsi dalla sella. Vediamo anche un esempio di un gioco di coppia che inizia con un uomo che insegue una donna anch'essa in sella per strapparle un bacio, la donna insegue poi l'uomo per provare a frustarlo. Aspettando l’ora del rientro siamo invitati ad un aperitivo in yurta da Mélanie e una coppia di belgi. Essendo appassionati di cavalli, mi propongono di fare un giro di prova con dei destrieri messi a libera disposizione dai proprietari della loro yurta. Dopo qualche istruzione, eccomi a vivere il mio primo giro a cavallo. All'inizio mi ascolta un po', poi si rende conto che sono un novizio e si parcheggia senza badare più a me e ai miei tentativi di smuoverlo. Passo il resto del “giretto” a convincerlo a tornare al punto di partenza. Torniamo col tassista e i francesi con cui condividiamo una cena simpatica per chiudere questa bella giornata.