Un bus di 10 ore e passa ci porta da Chillan a Puerto Montt. Arriviamo verso le 23 in casa di un amico della schiavista di Chillan, che per un prezzo abbastanza concorrenziale ci cede per una notte il suo piccolo appartamento in posizione centralissima (peccato che abbia lasciato intendere che ci avrebbe ospitato gratuitamente fino alla vigilia della nostra partenza). Il giorno dopo alle 14 dobbiamo imbarcarci sulla nave Eden della compagnia Navimag, diretta a Puerto Natales. La nostra tappa a Puerto Montt passa in fretta, abbiamo giusto il tempo di passeggiare un attimo in città per fare il checkin al mattino, e di fare un po' di cucina con un fornello da campeggio a casa del tizio, che essendo un uomo solo ha dovuto farsi prestare una pentola appositamente per noi... Alle 14 andiamo agli uffici Navimag dove dei bus ci recuperano insieme agli altri turisti per portarci al punto di imbarco vero e proprio. Mentre faccio la fila insieme a Jade, una signora mi si avvicina e mi cinge il braccio attorno alla vita, carezzandomi il braccio. L'abbraccio venendo dalla direzione opposta a quella in cui vedo Jade, la cosa mi perturba e giro la testa fino ad incrociare lo sguardo della sconosciuta. Riconoscendo che non si tratta della persona giusta scappa via un po' a disagio, io me la rido di brutto. Credo che avrei dovuto essere sua figlia, ma insomma non eravamo vestiti uguali e in più ho la barba, non so se é peggio per me essere stato scambiato per una donna, o per sua figlia assomigliarmi in qualche modo :D Scesi dal bus imbarchiamo e scopriamo la nostra cabina, con cui dovremmo stare con una coppia dell'Europa dell'est che vive in Australia. Ma siccome la cabina non ha chiave, loro insistono per averne un'altra, che per fortuna é disponibile. Visto che per noi non é un problema non avere la chiave, rimaniamo in questa cabina, quindi entrambi le coppie avranno una cabina con 4 cuccette per due. Molto interessante in caso di mare mosso!

Aspettando di salpare stiamo sul ponte, é una bella giornata, guardiamo il paesaggio e i leoni marini che competono per stare sulle boe che galleggiano intorno alla nave. Salirci su pare una vera impresa e devono provarci a più riprese, e quando riescono a salire provano a scacciare gli altri concorrenti.

Salpiamo verso le 17 e 30 e iniziamo a parlottare qua e là. Per non fare annoiare nessuno lo staff ha previsto un sacco di attività, tra pasti, conferenze e uscite sul ponte nei passaggi più cruciali. Sarà un viaggio molto meno contemplativo di quello che avevamo immaginato! La cena non é per niente male, forse durante questi giorni colmeremo qualche carenza dovuta alla nostra dieta a base di pane e marmellata a Chillan! Il tempo non sarà dei migliori, pioverà per quasi tutto il viaggio, con una o due schiarite. Sfideremo comunque vento e pioggia e andremo sul ponte a scrutare le onde e i fiordi. I canali in certi punti diventano molto stretti, giusto una settantina di metri di larghezza, in cui il capitano dovrà passare con una barca larga 25 metri! Nessuna traccia di orche e balene, riusciró a vedere solo dei delfini e leoni marini. I due giorni e mezzo di navigazione sono tranquilli, ad eccezione di 12 ore necessarie ad attraversare il Golfo de Penas: un nome, un programma... Le condizioni meteo oscilleranno tra forza 7 e forza 8 tra le 16 e le 4 del mattino. Puó essere divertente all'inizio, ma alla lunga quasi tutti hanno almeno un po' di nausea. Ripensandoci quelli della mensa avrebbero dovuto evitare il cuscus di pollo a pranzo! L'impressione nei corridoi é quella di aver bevuto un bel po', niente si muove ma andare da un punto A a un punto B é molto più difficile del solito. Stiamo sul ponte di comando, da qui si può vedere la ragione del movimento, con la prua che sale sale e sale e poi cade giù dall'onda, ma ovviamente si muove anche più del resto della nave! Resisto un'oretta e mezzo e decido che é meglio cambiare aria. Mangiamo molto leggero e andiamo a letto presto, sdraiati e con gli occhi chiusi la nausea scompare! Ci addormentiamo cullati dal mare.

Durante la traversata parliamo molto con alcuni dei pochissimi coetanei che viaggiano con noi! I capelli bianchi vanno per la maggiore a causa del prezzo del biglietto. In particolare scambiamo con Violaine di Grenoble e Kenn di Montreal. Una conferenza sul parco naturale del Torres del Paine ci dà delle idee su come organizzarci per la visita. Forse possiamo montare una combriccola per affittare una macchina e andare a fare campeggio all'interno del parco...

Lunedì mattina arriviamo a Puerto Natales di buon'ora, con una bellissima luce sulla città e sulla baia, ma le lunghe operazioni di attracco ci fanno toccare terra alle 11.