La domenica mattina usciamo con Marie Louise che ci accompagna al minuscolo aeroporto di Raiatea. L'atmosfera é rilassata, nessun check-in o controllo sono necessari per salire sull'aereo. Un dipendente di Air Tahiti Charter ci recupera e ci accompagna direttamente al piccolissimo idroplano. Saremo in tutto quattro passeggeri e due piloti: volo quasi completo! Anche qui dobbiamo tutto a Marie Louise che ci ha permesso di vivere questa esperienza ad un prezzo abbordabilissimo grazie ai suoi contatti, in Polinesia servono gli agganci giusti! Il decollo é molto rapido e su una distanza di gran lunga inferiore a quella necessaria ai grossi aerei di linea. C'é tempesta sull'isola di Tahaa, quindi il pilota seguirà una rotta per circumsorvolarla dal lato est. Già a partire da Tahaa i colori dell'acqua assumono sfumature stupende, preannunciando un grandioso arrivo su Bora, la cui laguna é davvero magnifica. Passiamo il volo di soli 20 minuti a mitragliare di fotografie a destra e a manca. Atterriamo all'aeroporto di Bora Bora, su un motu connesso all'isola principale dalle navi di Air Tahiti che partono in corrispondenza degli arrivi dei voli principali. Dobbiamo attendere una buona oretta prima della prossima, ma l'attesa non é sgradevole in quello che definirei l'aeroporto più bello del mondo al bordo di una laguna cristallina. Un tipo che mi ha visto riempire una bottiglia d'acqua in bagno viene a regalarci due bottigliette d'acqua nuove, i Polinesiani sono davvero incredibili! L'ora di prendere la barca é finalmente giunta e arriviamo a Vaitape, il capoluogo di Bora. Qui inizia un'assurda attesa di quasi due ore per il taxi del campeggio, il cui tipo passa svariate volte senza mai scendere dalla macchina per presentarsi ai turisti che lo aspettano, vabbé... alla fine ce la facciamo. Giunti al campeggio che abbiamo riservato tramite airbnb ci troviamo di fronte ad una festa di compleanno. Teava il proprietario compie 42 anni e tutti sono invitati a festeggiare. C'é gente ovunque e siamo invitati a servirci da mangiare riso e insalata di pesce crudo! Ma il sovraffollamento non é dovuto solo alla festa, le tende una affianco all'altra coprono l'intera superficie del giardino, e ci sono due bagni per più di 20 persone. A parte il giorno dall'arrivo, in cui pare ci sia stato uno strappo alla regola, una buona organizzazione e un rispetto delle regole di base permettono comunque un buon livello di pulizia e tranquillità la notte. Dopo aver mangiato andiamo alla spiaggia Matira insieme a Carmina, una ragazza francese che é arrivata con noi. Che spettacolo, devo ammettere che é ancora più bello della Sardegna. Dei colori degni di Cala Mariolu, su una laguna sempre calma come una piscina grazie alla barriera di coralli che la protegge dal mare aperto. Al bordo una distesa bianca fatta di coralli macinati dal tempo e dalle correnti, dando una sabbia facile da strofinare via e comoda da potercisi sdraiare direttamente sopra. E poi, non c'é quasi nessuno, incredibile in quella che é la spiaggia principale di una delle isole più turistiche del mondo! Non é raro vedere delle razze nuotare qua e là. Ci torneremo tutti i giorni del nostro soggiorno, per fare delle belle nuotate ad ammirare i pesci e abbronzarsi un po'. Carmina fa un'immersione con le bombole e torna molto contenta dell'istruttore, ci convince a prendere un appuntamento. Patrick é molto professionale e ci spiega le basi della respirazione subacquea. Partiamo in direzione di un posto propizio all'avvistamento di mante, ma purtroppo non ne vedremo neanche una. In compenso il test d'immersione subacquea ci riesce bene e l'esperienza é molto piacevole. Impariamo a respirare con l'apparecchiatura, a stabilizzarci, ad avanzare e a gestire la profondità. Nessuna prova della nostra impresa, la nostra macchina fotografica subacquea é in sciopero e non vuole accendersi! Il giorno dopo si rimette misteriosamente in funzione durante un'uscita in kayak per vedere i pesci attorno alle motu. In ostello facciamo anche due chiacchere con diverse persone, i proprietari, una giovane coppia di francesi e un anziano elettricista/prof di meditazione. Per la prima volta da quando siamo arrivati in Polinesia abbiamo l'impressione di essere in vacanza! I nostri tentativi di trovare un trasporto per Maupiti falliscono, ma alla fine siamo contenti di restare qualche giorno in più a Bora. Anziché andarcene mercoledì ripartiremo venerdì con il cargo Hawaikinui. Il tipo del campeggio ci dice che dovremo andare al molo tranquillamente verso le 11, allora al mattino andiamo un'ultima volta a goderci la spiaggia Matira. Uscendo dall'acqua alle 8 vediamo che ci hanno ripetutamente chiamato dal campeggio, il cargo ha eccezionalmente cambiato d'orario ed é già al molo! Corsa in ciabatte per tornare in fretta fino all'ostello e preparare armi e bagagli. Anche se arriviamo con molto ritardo il cargo é ancora lì e imbarchiamo senza problemi. Si torna a Raiatea!