Dopo aver attraversato la frontiera, la strada per Bangkok è ancora lunga e include ancora due cambi. Per fortuna perdiamo pochissimo tempo per le corrispondenze. Sopportiamo ancora un bus fino a Kanchanaburi, un van fino alla stazione di Bangkok, e un taxi come colpo di grazia. Abbiamo previsto pochi giorni qui, giusto il tempo per riposarci della stanchezza del tragitto e dei giri in scooter in Myanmar, in più dobbiamo organizzare il nostro volo per il Nepal. Il caldo orribile non aiuta a spingerci all'esplorazione, che si limita a della passeggiate lungo il canale e alla visita del Wat Pho, dove Jade ne approfitta per farsi riequilibrare con un bel massaggio. I tailandesi sono abbastanza sorridenti e ci sentiamo al sicuro durante le camminate, mi fa pensare a Hong Kong, dove avevamo passeggiato il tempo di un lungo scalo. Anche i prezzi! Che sono abbastanza più alti rispetto al resto dell'Asia del sud-est. Gli edifici religiosi e culturali sono restaurati e mantenuti meglio rispetto a Cambogia e Birmania. Tre giorni passano in fretta, giusto il tempo di scambiare in ostello con una coppia di francesi simpatici e mangiare quelli che potrebbero essere i nostri ultimi ananas. Ricambiamo la maggior parte dei bhat in euro e il resto basta solo per due snickers per il volo verso Katmandu!