Da Japaratinga ripartiamo verso Aracaju ripassando rapidamente da Maceió. Ad Aracaju ritroviamo May e Tayna, le persone del nostro workaway a Maria Quiteria. Siamo molto contenti di ritrovarli, di raccontare come il nostro viaggio è continuato nel frattempo, di sapere cos'è cambiato nella loro fattoria da quando siamo partiti. Ci ospitano per due notti in una casa di famiglia, la terza notte dovremo traslocare in un airbnb per lasciare posto ai loro familiari in arrivo. I tre giorni insieme passano in fretta tra spiaggia, tragitti interminabili in bus, gelati ai frutti tropicali. Aracaju è una bella città, con molti spazi pubblici all'aperto sul lungomare, qualche angolo mi fa pensare a Cagliari. Bellissima una giornata di scambio con il maestro di capoeira di Tayna, M Hobson. Lui vive qui e adora i frutti di mare, e offre di prepararci il piatto tipico di Aracaju, i granchi! Appuntamento al mercato per recuperare i granchi (solo dopo attenta ispezione di M Hobson), verdure e farina. Per preparare i poveracci andiamo al circolo di capoeira. Dopo averli eutanasiati li mettiamo a cuocere nell'acqua bollente e iniziano le danze. M Hobson fa provare a tutti almeno uno strumento tipico, quando facciamo troppo schifo si mette a cantare e suonare da solo o con Tayna, anche lui molto bravo. I granchi sono buoni anche se molto complicati da aprire; mangiandone quattro a testa ci facciamo, anche qui, una reputazione di grandi mangiatori, dato che ci mettiamo due ore a spolparli. Una delle più belle giornate qui in Brasile!

Lasciamo Tayna e May un po' tristi, stavolta è probabilmente un arrivederci a tra molto tempo... sebbene siano molto diversi da noi per provenienza, carattere e opinioni percepiamo un lato umano che ci accomuna e avvicina. Chissà se saremo di ritorno e stabiliti in Francia per la loro luna di miele in Europa, prevista a fine 2019...