Non ho ancora capito perché siamo partiti mollando tutto e forse alla fine del viaggio non l'avró ancora capito. Molta gente ce lo chiede: alcuni non capendo il perché di tale attività improduttiva, altri facendo capire che sognano di farlo da sempre, e che ci invidiano tanto e ci capiscono. La prossima volta che ne incontro uno dovrei chiedere cosa non ho capito.

Credo che molti, noi compresi, possono pensare al viaggio come ad una via di fuga dalla noia della routine. Tutte queste cose colorate, questi usi e costumi sorprendenti e magari incomprensibili, un panorama nuovo ogni giorno, fare il mimo per comunicare, provare a ottenere un prezzo equo dovranno pur tenerci occupati e meravigliarci. Ma che succede se uno decide di lasciarsi portare anziché prevedere tutto in anticipo? Che succede se passi affianco ad attività turistiche e decidi di non farle? Che succede se alla fine di tre mesi in un Paese hai visto solo un'infima parte delle cose che avresti potuto visitare in quel tempo? E che succede se le cose che vedi non sono poi così originali e avevi già visto di meglio?

Succede che ogni tanto ti annoi, pure in viaggio! E quelli nevrotici, o maniaci del fare e dello spendere, che già non capivano perché lo volevi fare sto viaggio, allora lì, li hai proprio persi! Per annoiarti stavi a casa! E no, io invece mi volevo annoiare in Brasile, ecco.